Il Nasim II è un relitto molto conosciuto nel
centro Italia, si trova a Giannutri a -50/-60 mt. L'immersione è
impegnativa per la profondità ma relativamente facile per lo
svolgimento. Si tratta infatti di un'immersione quadra, si scende lungo
un pedagno assicurato a un'elica del relitto a quasi -50, si visita la
nave, riversa su un fianco, arrivando fino alla prua ed eventualmente
esplorandone una parte dell'interno (quest'ultima soluzione è riservata
però ai più esperti e dotati di miscele o rebreather), durante la
traversata dello scafo nella sua lunghezza si possono osservare delle
automobili, il carico della sfortunata nave, sul relitto stesso e sul
fondale sabbioso a -60. |
Si riconosce in prossimità della prua una
Fiat 132, vettura degli anni '70 trasportata dalla Nasim per il mercato
dell'usato in Nordafrica.
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Sul relitto è presente una
Mercedes, anch'essa parte del carico della nave.
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Si riconoscono i
paranchi per la scialuppe che devono aver fatto il loro dovere:
nell'incidente non vi furono vittime.
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La
prua: si presenta deformata probabilmente dall'impatto contro gli scogli
di Cala Maestra avvenuto nel 1976 |
Il rebreather costituisce una
ottima soluzione per l'esplorazione del relitto in maniera corretta e
completa.
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Le lamiere delle auto sono
completamente corrose, resistono ancora le parti strutturali delle
carrozzerie.
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Questo
scorfano ha trovato confortevole e sicuro il vano motore di
un'automobile |
Cavi e paratie sono
colonizzati da tutte la forme di organismi, qui vediamo una
concentrazione di claveline.
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Lungo la parete antistante al relitto sono
sparsi relitti di altre automobili che conducono, dalla terra ferma,
alla nave. Queste sono visitabili in un'altra immersione da effettuare
iniziandola dalla prossimità alla terraferma.
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Si
ringrazia l'Argentario Divers per l'ottima organizzazione delle
immersioni su questo relitto, in particolar modo Simone Nicolini e
Stefania Mensa, titolari del diving.
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