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UW-Nikkor 15mm 1:2,8 collezione personale Fabio Carnovale |
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Il 15mm UW-Nikkor (questo è il modello II, che permette
l'esposizione TTL) rappresenta l'obiettivo di punta per la ripresa
grandangolare con la Nikonos. Questo "vetro" è utilizzabile
esclusivamente in acqua e ha prodotto il meglio delle foto d'ambiente.
Dati tecnici: Angolo di campo 94° Apertura massima diaframma: 2,8 Apertura minima diaframma: 22 Distanza minima di messa a fuoco: 0,3m Gruppi/elementi: 9/12 Lunghezza 90,6mm Diametro 93mm Peso 665gr |
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Il mirino, necessario per visualizzare l'angolo di campo di questo tipo di ottica, é del CFS (Centro Fotoottico Subacqueo). | |||
I mirini aggiuntivi devono essere inclinati per compensare l'errore di parallasse inclinandoli con una angolazione diversa a seconda della distanza del soggetto. | |||
1200X800 |
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UW-Nikkor 15mm 1:2,8 prima versione proprietà Maurizio Saglio |
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15 mm prima versione con mirino Il famosissimo 15mm f/2,8 per Nikonos, prodotto dalla metà alla fine degli anni '70 (qui nella prima versione, non retrofocus) fu per anni il cavallo di battaglia di moltissimi professionisti che ne apprezzavano sia l'estrema maneggevolezza che l'ampio angolo di campo senza deformazioni a barilotto. Non era quindi un fish-eye e permetteva di realizzare riprese d'azione molto dinamiche senza stravolgere l'immagine. La focale dichiarata, 15 mm, generò parecchia confusione anche tra gli addetti ai lavori, perché sul formato 35 mm un fuoco così corto avrebbe dovuto mostrare un angolo di campo maggiore dei 94° effettivi. Di fatto l'obiettivo fu progettato dalla Nikon in modo molto semplice, inserendo davanti al vecchio 20mm f/2,8 per la Nikon SP a telemetro (anni '60) una cupola di vetro in funzione di oblò sferico: il particolare schema ottico che ne derivò, ed anche il fatto che, a differenza dei normali obiettivi, quest'ottica lavorasse al confine di due mezzi diversi (aria dietro e acqua davanti), portò al fatto che formalmente l'obiettivo avesse una focale teorica di 15 mm pur avendo un angolo di campo normalmente attribuito ad un 20mm (queste considerazioni si applicano anche al 28mm Nikonos, che però venne progettato ex novo). Insieme all'obiettivo era d'obbligo usare il grosso, ma preciso, mirino subacqueo che, avendo una massa consistente, fu dotato di una robusta staffa. Il complesso, montato su una staffa insieme al mitico esposimetro subacqueo Sekonic Marine e ad un flash a ricarica rapida, costituiva un set estremamente efficiente e dalla maneggevolezza inarrivabile, probabilmente mai più raggiunta.
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Sea&Sea 15mm 1:3,5 collezione personale Fabio Carnovale |
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Oltre alle eccellenti ottiche Nikon, la Sea& Sea, unico timido concorrente, produceva degli obiettivi per Nikonos. Il 15mm può vantare risultati più che dignitosi ad un prezzo sensibilmente inferiore a quello del Nikkor originale. Un particolare: questo obbiettivo mi fu dato nel 1991 da Luigi Bicchiarelli, famoso produttore di custodie e flash subacquei di elevatissima qualità. In questo sito c'è una sezione dedicata alla Bicmar, prestigiosa azienda milanese degli anni '50-'90. | |||
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