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Alfamar Sub Center proprietà Maurizio Saglio |
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Fu il primo tentativo, almeno in Italia, di costruire una fotocamera
dedicata all'uso subacqueo. Fu realizzata, a metà degli anni '70, dal
Sub Center di Milano che, nato da una costola del popolarissimo negozio
Photo Discount, aveva iniziato nel 1974 ad importare le custodie e gli
accessori dell'americana Ikelite e della francese Imasub e poi aveva
cominciato a progettare attrezzature fotosub facendole poi realizzare
alla milanese Fraco, allora produttrice di apparecchi per camera oscura
e ora divenuta Fracosub.
L'Alfamar, che ebbe un discreto successo, utilizzava il corpo e l'obiettivo di una fotocamera compatta 35mm Bencini inserita in una custodia in pressofusione. Le regolazioni erano complete (messa a fuoco, tempi e diaframmi), ed era perfino provvista di un connettore per il flash in standard Nikonos. Il contafotogrammi era visibile attraverso un piccolo oblò sul dorso della custodia. (M.S.) La descrizione di questo apparecchio è del proprietario della stessa, Maurizio Saglio, che ha collaborato con il creatore di questo strumento, Pino Tessera, fondatore del Sub Center di Milano. Questa azienda negli anni '70 oltre ad essere un negozio punto di riferimento del settore ha provveduto anche a fabbricare diverse attrezzature fotosub che qui vediamo. Oggi il Sub Center non c'è più ma l'attività di Pino Tessera continua con la rinomata Fraco Sub importatrice di Sea&Sea e Light & Motion. www.fracosub.it Lo stesso apparecchio era commercializzato anche col nome di Bencini Koroll Marine. E' identico alla Alfamar e quello mostrato qui in basso è di Fabio... |
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Koroll Marine collezione Fabio Carnovale |
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...Torniamo alla gemella Alfamar: aperta, si vede la Bencini Comet, in effetti questa non si può definire una vera fotocamera anfibia come la Nikonos o la Motormarine, si tratta comunque di una macchina scafandrata, ma all'atto pratico la compattezza dell'insieme è equivalente. La Bencini, nata nel 1938 col nome di ICAF, chiuderà i battenti nel 1990. | |||
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La semplicità era la bandiera della Bencini e così era concepita la Alfamar-Koroll Marine, ma al contrario di altri apparecchi semplici che erano a fuoco fisso e tempo unico, tutti i comandi erano riportati : tempi, diaframmi, fuoco e avanzamento pellicola, era inoltre possibile corredarla di aggiuntivi ottici grandangolari e macro per ottenere qualsiasi tipo di inquadrature. |
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Ecco Maurizio Saglio in quei gloriosi anni: bibombola senza GAV e muta monofoderata. Una curiosità: il flash ripreso in questa foto è il "Puff" della Philips, a cui seguirà, negli anni '80, solo il P-300 UW da parte di questa grande casa di elettronica. Foto tratta da: "Storia e Storie della Fotocinematografia Subacquea Italiana" di Alberto Romeo ed. IRECO, 2005 |
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