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E' evidente come l'assorbimento dei colori caldi,
il rosso, poi il giallo e via via gli altri avvenga anche a profondità non estreme, l'unico
modo per ripristinare i colori è illuminarli artificialmente. Per ciò
che riguarda il bilanciamento del bianco, si possono applicare le stesse
regole della fotografia terrestre: luce diurna (in alternativa, automatico).
La dominante blu sarà bene non compensarla, in quanto è proprio questo
colore che caratterizza il mare, ed il flash provvederà a darci i toni
caldi là dove lo desideriamo. Comunque abbiamo successivamente il
vantaggio e la libertà di operare tutte le correzioni che vogliamo, in
special modo se utilizziamo la fotocamera con impostazioni di base o,
meglio ancora, il formato Raw. Alla foto in alto è stato applicato in
post produzione un incremento di 1,75 stop per compensare la
sottoesposizione, ma è evidente che non è un problema di esposizione
che riduce drasticamente la varietà tonale della foto senza
lampeggiatore, così come è perfettamente inutile aumentare gli Iso
più di quello che faremmo a terra. Non abbiamo una mancanza di luce ma
di alcune frequenze di questa e né gli Iso né gli altri parametri di
esposizione possono restituirle. Esistono in
commercio, per uso prettamente amatoriale, dei filtri ottici che si
possono applicare di fronte all'oblò per "recuperare" un
minimo di tonalità calde, ma non possono certo "creare " le
frequenze che non ci sono. A poca profondità danno luogo ad un viraggio
che in alcuni casi può essere anche utile ma, all'aumentare della
profondità perdono di efficacia.
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