Macro
La macro subacquea
è forse la branca che più si avvicina a quella terrestre, infatti
la distanza ridotta tra l'obiettivo e il soggetto minimizza la differenza
di trasparenza del mezzo acquoso rispetto all'aria. Spesso viene confusa,
discutendo sui gommoni, con tutto quello che non è fotografia d'ambiente
(che dovrebbe essere definito "ravvicinato") e quindi accomunata
alla foto di pesci ed altri organismi troppo grandi per essere fotografati
con quei rapporti di ingrandimento tipici di questa branca. Infatti
macrofotografia dovrebbe essere costituita, per definizione, da immagini
che hanno un rapporto di ingrandimento di 1:1 sulla superficie della
pellicola o del sensore del formato 36x24mm. In realtà poi i rapporti di
ingrandimento possono essere anche inferiori, rimanendo le modalità e le
tecniche di ripresa simili, ma non va confusa comunque con la fotografia
ravvicinata dove nel sensore possiamo far entrare anche un bel pesciozzo
di mezzo metro! Per quanto riguarda le ottiche, nel caso di reflex
scafandrate si possono utilizzare le stesse della fotografia terrestre:
Obiettivi
normali (50-60mm) o medio tele (fino a 100mm).
Sono sempre meno
utilizzati i tubi di prolunga ed eventuali moltiplicatori di focale
(quest'ultimo, se inserito, dovrebbe essere posto tra il corpo macchina e
i tubi).
Obiettivi
macro;50, 60, 90, 105mm sono ottimi per questo utilizzo.Non consiglierei
ottiche più lunghe come i 180mm utilissime a terra per aumentare la
distanza tra il soggetto e il fotografo, perché la distanza maggiore
della lente dal soggetto, necessaria per non spaventare insetti e altri
piccoli animali, in acqua si traduce in maggiore spessore di liquido da
attraversare, che, nel caso di presenza di sospensione riduce la qualità
della foto. Nel caso di compatte e compattone, essendo tutte
provviste di impostazione ravvicinata dell'obiettivo, l'unica cosa che
dovremo tener presente è la possibilità di inserire la modalità macro
sott'acqua, questo è un bel vantaggio rispetto alla reflex, il possessore
della quale si vedrà passare vicino il più raro esemplare di squalo del
mondo e non potrà riprenderlo perché ha su l'obiettivo macro...
L'inconveniente delle compatte è lo stesso della macro terrestre,
l'estrema vicinanza dell'apparecchio (necessario per le compatte per via
delle corte focali) al soggetto può intimidire pesciolini o spirografi.
Chiariamo meglio
il concetto precedente: le compatte hanno la funzione macro che viene il
più delle volte vantata sulla base della estrema vicinanza dell'obiettivo
al soggetto: questo in realtà non è un vantaggio perché se il soggetto
è timido scappa via più facilmente, per contro le ottiche cortissime
delle compatte hanno una maggiore profondità di campo che, se nella macro
terrestre non è molto amata, per la fotosub può costituire un
vantaggio.Esistono poi delle lenti addizionali che si possono montare di
fronte all'oblò aumentando il rapporto di riproduzione degli obiettivi,
anche per le reflex cominciano a essere utilizzati con successo.
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Soggetto
mini
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Soggetto
mini
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Soggetto
mini fisso
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Soggetto
mini fluttuante
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Decontestualizzazione
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Decontestualizzazione
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Decontestualizzazione
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Decontestualizzazione
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Decontestualizzazione
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Decontestualizzazione
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Soggetto
intero
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Decontestualizzato
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In ultimo,
si può considerare la possibilità di effettuare riprese pseudo macro con
le ottiche normali, come il 18-55 posto alla focale 55 alla minima messa a
fuoco, in digitale con un po' di crop si possono ottenere delle immagini
simili alle macro vere e proprie, conservando la possibilità di produrre
delle riprese di altro genere durante la stessa immersione.
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Diagonale
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Rapporto 1:1
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Non
riconoscibile
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Non
riconoscibile
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Soggetto
sospeso
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Non
riconoscibile
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La posizione del flash o dell'illuminatore
può partire dal classico 45° dall'alto e poi spostato in tutte le
posizioni che si vuole. Il problema della sospensione (back scattering) è
minimo per due ragioni essenziali: primo, con gli obiettivi macro il
pulviscolo non viene messo a fuoco, secondo la quantità di acqua che
separa il soggetto dalla fotocamera è esiguo così come la quantità di
particelle in sospensione.
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Soggetto
sospeso
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Soggetto
sospeso
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Particolari
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Particolari
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Inquadratura
stretta
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Particolari
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Piccoli
soggetti
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Piccoli
soggetti
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Particolari
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Particolari
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Una
piccola nota ormai storica: il glorioso sistema Nikonos prevedeva dei tubi
di prolunga ovviamente stagni, da applicare al 35mm, ma, non disponendo
questa macchina di visione reflex, erano necessari per focheggiare e
per la stima della inquadratura dei telaietti posti alla distanza precisa
di messa a fuoco.
Inutile dire che gli animali non gradiscono particolarmente essere toccati
da questi arnesi, l' inquadratura il più delle volte si
limita a soggetti statici, ma a suo tempo bravi fotografi hanno fatto
miracoli, magari asportando il telaio delimitante l'inquadratura e
lasciando la sola asta distanziatrice, indubbiamente meno fastidiosa. Tempo
fa utilizzavo, in alternativa, anche una lente addizionale inseribile
sott'acqua, il rapporto di ingrandimento non era molto alto ma era
possibile passare dal 35mm al macro durante l'immersione. Altro bell'aspetto della Nikonos è
che essendo piccola... se ne potevano portare due, magari collegateallo stesso flash
(utilizzavo infatti un cavetto a y), oppure con due flash: questo permette di avere a
disposizione nella stessa immersione due ottiche differenti e due rullini (72
fotogrammi). Non male, mi chiedo perché col digitale tutto questo non ha
avuto seguito, così come non si è evoluta in digitale la Nikon Rs, che
con quelle favolose (e costose) ottiche era diventata la regina della
fotosub.
fotosub
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Diagonale
per dettaglio
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Il
"ragno nel buco"
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