Abbiamo trattato di vari argomenti di tecnica
fotografica, ma ora dobbiamo approfondire le metodiche da applicare per
arrivare al momento dello scatto in condizioni ottimali, od almeno
arrivare a scattare qualcosa!
Le condizioni di ripresa non sono certo
comode, e gli animali non hanno fatto nessuna scuola di modelli, per cui
dobbiamo pianificare e tenere a mente alcune regole (qui sì, ci
vogliono!) per ottenere il nostro scopo. Inoltre, non dobbiamo dimenticare
che il fotografo ha gli stessi doveri degli altri per ciò che riguarda il
rispetto delle forme di vita dei fondali.
LA PIANIFICAZIONE DELL'IMMERSIONE:
Il fotografo ha delle esigenze molto diverse
dagli altri sub, per cui, se ci immergiamo in gruppo con altri non
fotografi dovremo posizionarci davanti ad essi (e non in fondo, come
spesso viene suggerito dalle guide!). Questo per molteplici motivi: uno è
che se arriviamo per ultimi l'animale sarà andato via, oppure sarà
spaventato e sarà aumentata considerevolmente la sospensione per lo
spostamento d'acqua degli altri sub. Un' altra ragione risiede nel fatto
che, essendo il fotografo concentrato nella sua attività, facilmente può
perdere il gruppo se il suo compagno magari è anch'esso intento a
fotografare.
A proposito di quest'ultima considerazione, è
ovvio che si tenda a fare coppia con un'altro fotografo, ma se non si
tratta di due amici affiatati è bene invece accoppiarsi con un non
fotografo,
possibilmente esperto, questo per evitare problemi di competizione, di
indecisione o di complimenti (la fai tu? La faccio io? e intanto il pesce
se n'è andato), oltre che di scarsa attenzione alla reciproca sicurezza.
NORME COMPORTAMENTALI:
Il fatto di essere intenti ad effettuare
riprese non ci deve far sentire autorizzati a fracassare coralli e
gorgonie e a
toccare quello che non è consentito. Spesso la posizione bassa rispetto
ai soggetti da riprendere ci obbliga a sfiorare il fondale, dobbiamo fare
molta attenzione a ciò anche se si tratta di sabbia (mi è capitato,
tanto per dirne una, un piccolo pesce pietra esattamente tra le
cosce e me ne sono accorto solo dopo).
Attenzione al consumo di aria: rispetto agli
altri sub, se ci si immerge in gruppo, tendiamo a consumare di più,
questo sia per l'ingombro non certo idrodinamico della nostra attrezzatura
che per la necessità di muoverci di più per raggiungere la posizioni
utili per le inquadrature. Occhio al manometro, curiamo l'assetto e
economizziamo al massimo i nostri movimenti. A questo proposito teniamo a
mente che una immersione per effettuare fotografie è comunque una
immersione nella quale i criteri di sicurezza, tra cui l'attenzione al
"buddy", non deve essere trascurata.
In conclusione,
l'ideale è immergerci in un gruppo di pochi sub, avere un buddy
affiatato e una guida che, anche se siamo esperti, ci solleverà dalle
incombenze di orientamento e conoscenza del sito di immersione.
STRATEGIE DI AVVICINAMENTO AGLI ANIMALI:
Tutti gli animali selvatici, che siano
terrestri o marini, mammiferi od insetti, uccelli o rettili, hanno
stabilito una distanza minima da frapporre tra loro e noi, oltrepassata la
quale, inesorabilmente, si allontanano lasciandoci con la macchina
fotografica in mano e lo sguardo ebete.
Quando vediamo un bel soggetto da fotografare,
se non è in tana, evitiamo di avvicinarlo nel modo più istintivo:
inseguirlo. Anche un pesce apparentemente lentissimo sarà comunque più
veloce di noi e percepirà il nostro interesse per lui se lo seguiremo,
questo per tutti gli animali significa predazione (vaglielo a spiegà
cos'è la fotografia!) e lo porterà ad effettuare scatti da velocista che
nemmeno immaginavamo. Quindi avviciniamoci con lentezza, od addirittura
restiamo fermi se è il soggetto a procedere verso di noi, Se dobbiamo
avvicinarci, aggiriamo il nostro amico in modo da trovarcelo di fronte nel
momento in cui, inevitabilmente, ci scarterà. Questo ci darà modo di
avere qualche secondo di tempo per scattare, inutile dire che le
impostazione della macchina vanno fatte prima, durante l'avvicinamento, in
quanto non avremo certo tempo di farle nel ridottissimo tempo in cui
l'animale sarà disponibile per la ripresa.
Una buona tattica può essere quella di
iniziare a scattare quando l'animale è ancora lontano per una buona
inquadratura; intanto ci siamo assicurati una ripresa, magari mediocre,
che però potrebbe essere meglio che nulla nel caso di un incontro
particolare, se poi riusciamo a sbirciare il monitor possiamo anche
verificare se le impostazioni sono corrette.
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