fabio carnovale  federico carnovale  L'elaborazione digitale nella fotosub

Guida alla fotografia subacquea:

con la collaborazione di maurizio ulisse

 

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La qualità dell'immagine digitale ha raggiunto ormai livelli impensabili fino a pochi anni fa, la versatilità di questa tecnologia fa sì che qualunque regolazione e miglioria sia possibile. 

Tali vantaggi trovano applicazione pienamente nella fotografia subacquea; la condizione di ripresa è molto precaria, non disponiamo di treppiede, l'inquadratura si compone guardando attraverso la maschera, insomma poter eseguire molti scatti controllando quello che si fa è veramente un aiuto non indifferente, per non dire delle infinite possibilità di correzione di quei difetti che immancabilmente si presentano sulle migliori immagini.

In questa sezione si tratterà delle situazioni gestibili in digitale, dalla conversione delle immagini su pellicola fino alle sofisticate tecniche di elaborazione, passando per una fase fondamentale: la regolazione. Quest'ultima è una fase di lavoro essenziale della fotografia di oggi: quello che in passato, con la diapositiva, veniva deciso a priori in termini di saturazione, contrasto e altre caratteristiche, può venir oggi deciso dopo l'esecuzione dello scatto, in maniera simile, ma molto più precisa e sofisticata, a quello che avveniva in camera oscura che per quanto riguarda il colore era privilegio di pochi.

Il nostro passato lavoro in pellicola è convertibile in digitale, con i vantaggi del caso, infatti è facile nella fotosub avere immagini eccellenti rovinate da particolari dello sfondo indesiderati o porzioni di fotogramma mal esposti e così via. 

In questa sezione si descriveranno alcune tecniche di elaborazione tramite delle foto effettuate sia in digitale che in pellicola (o "analogico", ma quando il digitale non c'era come lo chiamavamo?). La terminologia utilizzata è quella dei programmi più diffusi, Photoshop e Corel Paint Shop Pro. Le immagini di questo sito sono state processate con quest'ultimo, con  varie versioni di Corel Photo Paint (presente nella suite Corel Draw), con l'immancabile Adobe Photoshop e con alcuni programmi di trattamento dei files RAW.

Apple Macintosh: agli albori della fotografia digitale gli studi di grafica ed i fotografi utilizzavano quasi sempre i MacIntosh per la loro maggiore potenza in termini di velocità e memoria, questo era importante per gestire dei files che sono sempre stati per natura molto "pesanti". Oggi il divario tra Mac e Win si è molto ristretto, ma se si può effettuare l'investimento, il mondo Mac riserva ancora dei privilegi, in termini di velocità e affidabilità che non lo fanno rimpiangere. I programmi utilizzabili non sono molti ma sicuramente di alto livello: tra gli altri sempre PS e, solo per Mac, Apple Aperture, un programma dalle alte ambizioni già famoso per le possibilità creative e per la notevole capacità organizzativa nella catalogazione delle immagini. Per quanto riguarda Linux, il rapido sviluppo di questo sistema operativo e dei programmi correlati rende necessario un continuo monitoraggio al fine di verificare il livello raggiunto, anche se al momento non è quello delle altre piattaforme.

I suddetti programmi, e non solo questi, sono in grado di soddisfare qualunque esigenza di modifica e di correzione, e sono diventati parte integrante del lavoro del fotografo anche nel caso, come vedremo, in cui non si voglia modificare le immagini, ma esclusivamente "regolarle", avendo come punto di partenza un file "raw" cioè "grezzo", non ancora fruibile. Nessuno ci impedisce, comunque, di effettuare alcune regolazioni direttamente sulla macchina fotografica, rendendo utilizzabili le immagini da subito, questo è l'atteggiamento della maggior parte dei fotografi dilettanti, che però non sanno cosa si perdono... 

A tal proposito si cercherà di approfondire la tematica inerente la conversione dei files raw tramite gli appositi software in immagini leggibili e modificabili dai programmi di fotoritocco.

Per concludere qualche considerazione sulla mentalità che va cambiando man mano che la tecnologia digitale non è più vista, come tutte le innovazioni, come una rovina o uno scadimento, ma come un trampolino di lancio per la nostra creatività.

Certo, oggi, vedendo un'immagine non si può mai capire quanto è stata riprodotta la realtà e quanto sia stata manipolata: nel caso della fotografia naturalistica, dove la componente artistica deve essere affiancata a quella documentativa, si può correre il rischio di assistere a dei veri e propri falsi non accettabili se spacciati per reali situazioni. Nel caso, invece, di regolazioni o correzioni di difetti, non ci vedo nulla di negativo. Un altro argomento a parte è costituito dalla fotografia "creativa", dove la manipolazione è esplicita: una volta, quando si effettuavano "montaggi" fotografici con la pellicola od in camera oscura essa costituiva fonte di meraviglia anche solo per la curiosità di immaginare come era stata ottenuta. Oggi, essendo tutto ottenibile con relativa facilità, il gusto si è affinato, e la possibilità di ottenere opere d'arte è aumentato pur a scapito del fascino delle tecniche creative analogiche.

 

La conversione del file raw

Sottoesposizione

Sovraesposizione

Sottoesposizione raw

Sovraesposizione raw

Trattamento file raw

raw vs jpg

Aberrazione cromatica

Fill in digitale

La sospensione 1

La sospensione 2

Regolazioni su file flat

Regolazioni su file flat

Saturazione

Saturazione 2

Artefatti

Regolazioni colore 1

Regolazioni colore 2

Regolazioni colore 3

Regolazioni colore 4

Cropping

Effetto movimento

Effetto zoom

Elaborazioni avanzate

Il bianco e nero

Creativa digitale 1 Creativa digitale 2

Creativa digitale 3

Creativa digitale 4

Colore invertito

Sfocare lo sfondo

Creativa analogica

Riduzione grana

Regolazioni su pellicola

Regolazioni su pellicola

Modifiche su pellicola

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