fabio carnovale  federico carnovale  la manutenzione delle attrezzature fotografiche subacquee

Guida alla fotografia subacquea:

con la collaborazione di maurizio ulisse

Immagini commentate      clicca per ingrandire

I fotografi subacquei si dividono tra quelli che hanno allagato l'attrezzatura e quelli che lo faranno.

Questa frase, applicata con le dovute varianti nelle più svariate attività, rappresenta comunque una verità difficilmente contrastabile.

Tanto per citare un caso, al sottoscritto è capitato di recente (dopo anni e centinaia di immersioni con la macchina fotografica) e questo ha mutato completamente l'atteggiamento tenuto in questi casi verso il compagno di immersione con la custodia trasformata in acquario: il pensiero che con la mia scrupolosità non avrei mai fatto parte del secondo gruppo ha lasciato il posto a una maggiore umiltà e consapevolezza della possibilità di commettere errori.

Sarà bene quindi organizzarci sempre in funzione di una eventualità del genere, nel caso di un viaggio portiamoci dietro qualche apparecchio di riserva (almeno un flash) per non restare... a secco di foto nel caso di un banalissimo guasto.

In questa sezione analizzeremo le procedure da seguire per far sì che le nostre amate e costose attrezzature durino il più possibile e non ci lascino sul più bello.

Una premessa: la maggior parte dei danni alle attrezzature deriva da una errata manutenzione, e spesso questa è frutto di un accanimento ingiustificato nelle operazioni da effettuare, aumentando la probabilità di errore laddove lasciare tutto com'era non avrebbe fatto "un soldo di danno".

Evitiamo quindi di smontare e rimontare continuamente custodia, flash e cavetti, in viaggio limitiamoci ad una scrupolosa ispezione del tutto e riserviamo un check up più approfondito a casa con la comodità di uno spazioso tavolo e col tempo a disposizione sufficiente a non commettere errori imperdonabili.

Fondamentalmente tutte o quasi le problematiche della funzionalità delle attrezzature fotografiche subacquee dipendono dalla efficacia delle guarnizioni O-Ring che tengono separata l'acqua dalle apparecchiature elettroniche che la temono più del gatto.

La guarnizione toroidale (O-Ring) è una invenzione straordinaria e rivoluzionaria che ha fatto sì che pressioni anche notevoli (basti pensare a quelle delle bombole, più di 200 bar!) siano contenute senza problemi anche nel caso di pezzi in movimento. Conoscere questo oggetto vuol dire conoscere quasi tutto quello che serve per evitare sorprese.

Anche se può sembrare noioso stare ad osservare tutte queste accortezze, teniamo presente che tutto quello che utilizziamo come attrezzatura fotosub non è concepito per venire a contatto con l'acqua, meno che mai salata, e molto difficilmente può essere ripristinata nel caso di allagamento. Anche piccoli danni, ossidazioni dovute a gocciolamenti ed altro possono mettere fuori uso una macchina fotografica od un flash, e questo può capitare in posti dove non si può ricorrere a riparazioni rendendo impossibile continuare a fare quelle foto a cui tanto tenevamo.

Qui a destra, i consigli per far durare le nostre attrezzature il più possibile... e specialmente fino alla fine dell'immersione! 

 

Nota: i consigli esposti in questa sezione hanno valore generico, le diverse attrezzature e i diversi luoghi e situazioni e le capacità di metterli in pratica possono inficiarne l'utilità, pertanto non mi assumo alcuna responsabilità sulla applicazione di essi. I ringraziamenti, invece, sono più che bene accetti.

 

fotosub

I diritti di riproduzione, anche parziali, di questo sito sono soggetti ad approvazione dell'autore

Risciacquo

L'O-Ring

Rimozione O-Ring

O-Ring fuori sede

O-Ring deteriorato

Capelli

Pulizia sede O-Ring

O-Ring in silicone

Ossidazione contatti

ingrassare filettatura

Trasporto aereo

Pressione inversa

Attrezzi da viaggio

Oblò graffiato

 

Contatori visite gratuiti